Aesthetic of shadow
evento di primavera
31.05.25 — h 17:30
galleria mini_ma nel nuovo spazio pop-up gallery presenta la mostra dedicata alla poetica dell’ombra nella forma dell’Haiku giapponese. Un elogio all’estetica orientale che fonda le sue origini nel pensiero del maestro Junichiro Tanizaki e di cui la dottoressa Cristina Banella, esperta traduttrice, trae ispirazione per descrivere l’opera poetica tradizionale nella forma dell’Haiku.
In armonia con le poesie, in mostra sono esposti i vasi in carta washi di Kunihiko Katsumata, le opere ceramiche contemporanee di Alvin Ng, Elettra Cipriani, Paola Orlandi, Miquel Segura, Elisabetta Tiziana Villa. L’opera fotografica di Nobuyoshi Araki, e le serigrafie di Matsutani, Toko Shinoda, ed infine nello spazio del sukiya l’istallazione tessile di Flavia Montani.
Sabato 31 maggio alle ore 17.30 in via della Repubblica, 77 - 79 Amelia.
CRISTINA BANELLA Visiting Professor presso la Tokyo University of Foreign Studies, è traduttrice nonché ricercatrice nell’ambito della poesia giapponese, con particolare attenzione alla forma tradizionale haiku. Conseguito il dottorato di ricerca all’Università di Roma ‘La Sapienza’ con una tesi comparatistica sullo haiku moderno e premoderno, è stata borsista del governo giapponese alla Tokyo University of Foreign Studies e all’Università Keio di Tokyo dove ha svolto ricerche sullo haiku medievale e moderno. Si dedica a promuovere la diffusione di questa forma poetica sia per mezzo di conferenze (si ricordano gli interventi presso FUIS -Federazione Unitaria Italiana Scrittori- di Roma; quelli presso l’Accademia Mondiale della Poesia; i webinar sulla poesia giapponese patrocinati dalla Fondazione Italia-Giappone nonché la conferenza ‘La poesia haiku’ tenutasi nell’ambito della manifestazione Hanami dell’anno in corso, presso l’Orto Botanico di Roma) sia attraverso articoli e saggi reperibili in rete. Contribuisce alla rivista d’arte Pioggia Obliqua ed è traduttrice in lingua giapponese dell’opera Duet of Water, della poetessa contemporanea Donatella Bisutti.